CONTRIBUTI


DOJO KUN, inserito da utente del sito (ftaiji67@gmail.com)
4° principio: DOBBIAMO ESALTARE IL RISPETTO E LA SINCERITA´

4- HITOTSU, REIGI O OMONJIRU KOTO

礼儀を重んずること

(reighi omonzurokoto)

Cerca di comportarti cavallerescamente

(Il karate é via per imparare il rispetto universale)

(Dobbiamo agire con il massimo rispetto degli altri)

(Agisci sempre con buone maniere) 

DOBBIAMO ESALTARE IL RISPETTO E LA SINCERITA'

In un certo senso questo principio ripete il primo precetto. Attraverso le buone maniere non aggraveremo mai una situazione già di per sé negativa ed eviteremo inutile violenza. Tuttavia tutto ciò non va interpretato come atto di debolezza. Ovviamente agire con buone maniere deve essere un processo reciproco. Vediamo quanto gli insegnamenti di Confucio abbiano influenzato questo precetto. Egli infatti scrive: "Ripagherai un'offesa con un'azione diretta, ripagherai peraltro una buona azione con un'altrettanta azione buona". 

Onora i principi del cerimoniale. Rispetta il cerimoniale del Budo e mettilo in pratica nel tuo comportamento. Non oltrepassarlo distrattamente e non cercare scuse quando lo violi. Compensa gli errori con una maggiore dedizione e non accettarli per come sono.

Non dimenticare che in ognuno brilla la Scintilla Divina, che il rispetto di razza e religione, l’amore reciproco sono fondamentali. Mettili sempre in pratica.  

  • REI: composto da altare più inchinarsi. L’idea è quella di pregare all’altare questo richiede rispetto per la forma (agire secondo l’etichetta o la regola) per estensione mostrare rispetto per le consuetudini, cortesia, saluto gratitudine.
  • GI: vi troviamo la persona e la rettitudine. E’ il modo in cui la persona diviene retta, agisce nel modo giusto, rispettando le regole le norme, le convenzioni.
  • REIGI: etichetta.
  • OMO (i) N: si compone di persona, suolo e sacco pesante = persona che sta sul suolo e che porta un sacco pesante. L’idea è qualche cosa di pesante. Per questo 3 elementi sono messi uno sopra l’altro, in ordine verticale = rispettare un ordine.

In definitiva: Rispettare un ordine e seguire un criterio, una norma. Porre una norma e adeguarsi è un esercizio di autodisciplina. Comportarsi secondo l’etichetta è il modo in cui la persona retta agisce in modo giusto e attiene il rispetto di tutti. (Universale).

La giusta condotta di comportamento rende l’individuo degno di fede, aperto e semplice. Contribuisce a mantenere l’armonia nelle relazioni interpersonali. L’etichetta permette di comunicare ad un altro individuo di essere pronto, nell’ambito del giusto, ad una reciproca comprensione. Il M° Funakoshi definì la cortesia come la base di ogni educazione ed il saluto (Rei) come il simbolo più importante. I praticanti che oltraggiano il saluto con la propria negligenza, si dimostrano persone immodeste, egoiste e non capaci di adattamento.

Karate-do wa rei ni hajimari, rei ni owaru koto wo wasuruna

Il karate-do comincia nel rispetto e finisce nel rispetto

Senza cortesia il senso del Karate viene meno. E’ uno dei principi del M° Funakoshi che lo pone al primo posto nel Nijukun.

In tutte le scuole tradizionali l’etichetta viene osservata alla lettera. L’esercizio senza etichetta aprirebbe la strada alla violenza e ad un concetto distorto di Budo. L’espressione simbolica del giusto comportamento nel Dojo è il saluto (Rei) attorno al quale si sviluppa l’intera etichetta comportamentale (Reigi-saho).

Omoiyari (Prenditi cura sinceramente degli altri). Tradotto alla lettera significa “riflessione sincera” e si riferisce alla giusta comprensione dei problemi degli altri. Da tale esercizio si sviluppa l’amore universale (Jin). I praticanti di un Dojo dovrebbero incontrarsi sempre con “omiyari”, con spirito di benevolenza.

Oshi shinobu osu (Sii paziente con te stesso e gli altri): lo scopo del Karate è quello di consentire a ciascun praticante il superamento dei propri limiti fisici e psichici. Bisogna progredire passo dopo passo con pazienza e costanza.

Osu. L’Osu (Oss,Uss) spesso nel karate viene usato come suono che accompagna il saluto. L’Osu è la resa fonetica di due ideogrammi cinesi. Il primo significa “cozzare” (dare una botta) e simboleggia l’atteggiamento per cui una persona si impegna a superare i problemi quotidiani con il proprio agire. Il secondo significa “soffrire” e designa la capacità a tenere duro nelle situazioni difficili. L’Osu comprende per questo due opposti (l’aspirazione e la pazienza) che tuttavia fusi portano ad una vera condotta. Nel dojo si usa l’Oss quando si saluta il Sensei o i compagni oppure come segno che si è capito e che si è d’accordo. Se un praticante ne fa uso nel Dojo segnala che è pronto a conformarsi allo spirito dell’Osu. (vedere OSS-HAI ).

...

fvi