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Zanshin, inserito da utente del sito ( simone.coelli@mi.infn.it)
"ZAN"= mantenere "SHIN"= spirito => "MANTENERE LO SPIRITO ALLERTA"

Nelle arti marziali giapponesi, il termine "ZANSHIN" indica uno stato che si potrebbe definire di "ATTENZIONE" o meglio di "RILASSATO STATO DI ALLERTA". I non praticanti e i principianti potrebbero trovarne il significato non immediatamente comprensibile.
Letteralmente la traduzione sarebbe: "ZAN"= mantenere "SHIN"= spirito => "MANTENERE LO SPIRITO ALLERTA".
Ci si riferisce di volta in volta, a seconda del contesto:
- alla POSTURA conseguente all'esecuzione di una tecnica;
- la POSTURA FISICA che riflette l´ATTEGGIAMENTO MENTALE mantenuto PRIMA, DURANTE e DOPO l´azione: questo è Zanshin nel suo livello più elevato; risulta particolarmente notevole se osserviamo un arciere esperto che scocca una freccia dall´arco.
Nel Karate lo Zanshin è uno stato di "ATTENZIONE TOTALE": significa essere "coscienti dell´ambiente che ci circonda".
Avare coscienza delle persone intorno a noi e degli eventuali pericoli che possono essere presenti o possono verificarsi. Anticamente, ma ancora oggi, significa cercare di "sentire" se possono esserci nemici nei paraggi. E, in base a questa sensazione, "ESSERE PRONTI ALLA REAZIONE".
Quindi "presenza fisica e mentale", per poter affrontare correttamente una situazione, eventualmente un attacco.
Lo Zanshin va mantenuto sempre nell´allenamento quando, dopo aver effettuato un attacco, si ritorna in guardia:
-
MI Kamae (postura del corpo esterna)
-
Ki Kamae (postura psicologica interna).
E´ uno degli elementi essenziali per effettuare un buon attacco.
Si pratica nel kumite focalizzandosi sul nostro Uke (opponente) dopo un attacco, o una tecnica di proiezione: un momento di concentrazione e di attenzione particolare durante il quale si tiene sotto controllo con lo sguardo l´avversario e si tiene a dovuta distanza da esso. Si allena nel kata al termine di ogni applicazione.
Da non confondere con "Seme" che invece precede l´azione.
Zanshin nasce da una concentrazione dei sensi rivolta ad un particolare momento ed azione fisica: "qui ed ora".
La perdita dello Zanshin equivale ad aprire una falla (Kyo) nella propria difesa che potrebbe essere sfruttata dall´avversario per batterci.
Zanshin può essere praticato quotidianamente, ogni azione, anche la più banale può avere un suo Zanshin.

Osu,


Simone Coelli